PRIMA GENERAZIONE

PRIMA GENERAZIONE / GLI INIZI

Risalire l’albero genealogico della famiglia Piccini è un viaggio indietro nel tempo che ci riporta fino alla metà del XIX secolo. Le prime notizie certe riguardano Serafino Piccini, che il 9 febbraio 1861 sposa, a Poggibonsi, Maria Assunta Borghi. Non passa un anno che la famiglia già si allarga: il primo dicembre 1861 nasce Angiolo Piccini, sempre all’ombra di Poggibonsi. Angiolo, il vero capostipite di questa tradizione di famiglia, si rimbocca le maniche e nel 1882 mette a battesimo una piccola attività che sarà destinata a forgiare la cultura vinicola toscana e italiana. 

Una manciata di anni dopo, nel 1909, l’azienda vanta già una fama di primo livello e Angiolo può parlarne con orgoglio:

“La mia Casa conosciutissima per tanti anni di esistenza, è ormai diventata una delle più antiche e primarie di questa regione, e mercé la squisitezza dei miei ricercati prodotti ed un servizio serio ed inappuntabile, ho potuto procurarmi un importante lavoro. Gli innumerevoli atti di benemerenza pervenuti da ogni parte del Regno e dell’Estero basta testimoniare il merito dei miei generi”.

Nel 1913 Angiolo chiede e ottiene dalla Camera di Commercio “sulla carta intestata” il titolo di “Angiolo Piccini, Casa Produttrice di vini e oli, premiata nel 1912”. L’anno successivo, il suo primogenito, Mario, inizia ad affiancarlo nel lavoro. Padre e figlio lavorano alacremente, tanto che nelle liste elettorali dal 1920 al 1927 risultano come “commercianti e produttori del vino ed oli”, primo embrione di quella che in seguito si chiamerà “Angiolo Piccini & Figli, Premiata Casa Produttrice ed Esportatrice”.

Alla morte di Angiolo, nel 1925 i figli Mario e Arturo raccolgono il suo testimone: Piccini diviene sempre più un affare di famiglia. Gli eredi, “che da parecchio tempo hanno dato intera l’opera loro al commercio”, trasferiscono la sede in via della stazione, a Poggibonsi, pronti a lanciare la loro azienda nell’olimpo del commercio vinicolo.