QUARTA GENERAZIONE​

QUARTA GENERAZIONE / L'EPOCA DELL'INNOVAZIONE

Nel 2004 le redini dell’azienda passano da Pierangiolo al figlio Mario: la dinastia Piccini giunge così alla sua quarta generazione. Mario mantiene inalterato il DNA aziendale: amore e rispetto per il passato, con l’incessante spinta verso il futuro che anima ogni sua iniziativa. 

Un doppio sguardo che nel corso di oltre un secolo ha forgiato le fortune di Piccini. A tal proposito Mario ama ripetere: “Mio padre ci diceva molto chiaramente che non saremmo andati da nessuna parte senza energia e passione. C’è una grande differenza tra ereditare e costruire un’azienda vinicola; seguendo la sua guida, l’abbiamo costruita come una squadra.” 


In questi anni Mario sposta ancora l’orizzonte dell’azienda: Piccini mette radici fuori dalla Toscana, assumendo un profilo sempre più nazionale anche a livello produttivo. Nel 2013 la famiglia investe in Basilicata, acquisendo la fattoria Regio Cantina, che si espande per 15 ettari di vigneti, dedicati esclusivamente alla produzione dell’Aglianico del Vulture. 

Nel 2016 è la volta della Sicilia, dove Piccini perfeziona l’acquisto dei vigneti di Torre Mora, 11 ettari nella spettacolare scenografia dell’Etna Doc. La fervida passione che dal 1882 scorre nel sangue delle generazioni Piccini ha permesso all’azienda di giganteggiare nel panorama nazionale e di proiettarsi con successo sui mercati esteri, dove i suoi vini vengono distribuiti in circa ottanta paesi. 

La storia, però, continua: sotto l’esperta guida di Mario Piccini una nuova generazione sta affinando gli strumenti del mestiere, pronta a scolpire un nuovo capitolo di successi e a portare alta la bandiera di Piccini in Italia e nel mondo.