SECONDA GENERAZIONE / L'EPOCA D'ORO
Sotto la guida di Mario Piccini l’azienda gode di continui successi che contribuiscono a forgiare la sua epoca d’oro. In realtà, la missione di Mario è tutt’altro che agevole: la rotta che deve disegnare si scontra con le turbolenze della storia. Tuttavia, né la Grande Depressione né le bombe della Seconda Guerra Mondiale spezzano le reni di Piccini, che anzi continua la sua inarrestabile ascesa.
Mario si rivela un rigido guardiano della tradizione di famiglia e un vivace innovatore. Inguaribile ottimista e condottiero dall’energia vulcanica, Mario, soprannominato “l’uomo cavallo”, si adopera costantemente nell’acquisizione di nuovi clienti e nella valorizzazione di quelli già acquisiti. Piccini è ormai sinonimo di assoluta qualità e il suo Chianti Preferito, “il vino del buongustaio”, ne è la dimostrazione.
Anche la clientela non rimane sorda alla crescente notorietà di Piccini ed esprime la sua fedeltà con un profondo attaccamento ai suoi prodotti. Parallelamente, grazie alla febbrile attività dei produttori regionali, il vino Chianti si sta imponendo come uno dei più apprezzati prodotti enogastronomici del Bel paese. Il successo è assicurato.
Nel frattempo, Mario Piccini si è sposato con Maria Assunta. Il loro matrimonio è impreziosito dalla gioia di quattro figli: Maria Luisa, Simonetta, Mitzi e l’unico figlio maschio, Pierangiolo, nato nel 1934. Ed è proprio quest’ultimo il prescelto designato a raccogliere l’eredità di famiglia.