TERZA GENERAZIONE​

TERZA GENERAZIONE / L'EPOCA DELLA RISTRUTTURAZIONE

Alla morte del padre Mario, nel 1964 Pierangiolo assume le redini dell’azienda, pronto a scrivere il terzo capitolo dell’epopea di famiglia. Sotto la sua direzione la vinicola cambia veste, adesso si chiama “Gestione Piccini”, e cambia dimora, spostandosi da Poggibonsi nelle terre del Gallo Nero. 

L’operazione già lascia intravedere l’animo dinamico e ribelle di Pierangiolo, che per l’occasione del trasferimento investe nell’acquisto di 155 ettari di “galestro e alberese riuniti in un sol corpo nel cuore del comune di Castellina in Chianti”. Ma la vena intraprendente di Pierangiolo non si esaurisce qui. Attutito il colpo della pesante ristrutturazione finanziaria del 1984, la Piccini torna in pista pronta a macinare nuovi successi. In quegli anni l’azienda si arricchisce di una nuova cantina di vinificazione a Castellina in Chianti, ancora oggi una delle sedi della vinicola. 

Sperimentazione e innovazione contraddistinguono l’animo della terza generazione, che posa il suo sguardo lungimirante sulla Società Agricola Valiano, acquisita nel 1995. L’azienda può ora contare su altri 200 ettari di terreni, di cui 75 vitati, a dei passi da Siena, nel cuore dell’area di produzione del Chianti Classico. Appena sei anni dopo, nel 2001, Pierangiolo investe di nuovo: anche Tenuta Moraia, coi suoi 160 ettari di terreno (di cui 60 vitati), entra nel novero delle proprietà Piccini. 

La tenuta, situata a due passi dall’antico borgo di Gavorrano, gode di un microclima ideale per la viticoltura: sotto la regia del sole, la dolcezza delle colline si fonde con il mare che si specchia poco più avanti, nell’incantevole golfo di Follonica.